DISPERATA NONOSTANTE LE RAGATTE
In questi giorni su Linkedin - forse anche altrove ma io l’ho intercettato lì - gira un giochino scemo.
Funziona così, si chiede a Chat GPT di creare un’immagine a partire da quello che sa di noi.
Ovviamente l’ho fatto.
Al primo tentativo Chat GPT ha deciso che io fossi un fotografo 50enne depresso e con 2 figli adolescenti euforici.
Gli ho spiegato che sono una donna e che non ho figli ma tre gatte.
Sono rimasta fotografa e alle tre ragatte si è aggiunta una quarta creatura ibrida mezza felina e mezza rapace (almeno a me pare così).
Ho puntualizzato che non faccio la fotografa ma mi occupo di comunicazione e sono diventata disperata.
Non so se per colpa del mio lavoro o delle ragatte.
Poi per continuare avrei dovuto pagare o aspettare domani e quindi ho lasciato perdere.
Direi che l’esperimento non è stato un successo.
Probabilmente se avessi continuare ad aggiungere dettagli al prompt la cosa avrebbe preso una forma più verosimile, ma sarei stata io a dire tutto a Chat GPT che evidentemente di me non sa poi molto.
E sicuramente non sa nulla delle ragatte.