Di rapporti familiari, film western ancora da girare e - ancora - pasta fatta in casa.
Cercavo l'armonia e ho spesso millantamila euro in crocchini.
La prima impressione è quella che conta.
Anche tra i gatti.
Quando io e Marito abbiamo portato a casa Aryastark eravamo certi che la nostra famiglia avrebbe raggiunto nuove inaudite vette di armonica piccitudine e che Carriefisher l’avrebbe accolta a zampe aperte divenendone immediatamente la devota madre adottiva.
E invece no.
L’incontro, seppure preparato nei minimi dettagli dopo attenti studi etologici ha avuto un esito a dir poco mortificante.
Aryastark, che all’epoca aveva un’età presunta di circa un mese e pesava 250 grammi scarsi, vede arrivare i 5 chili abbondanti di Carriefisher che fa? Soffia, con tanto di gobba e coda espansa. E Carriefisher che fa? Le dà un ceffone.
Da lì tutto in salita.
Dopo 8 mesi il rapporto si è evoluto e ha assunto toni più giocosi, Aryastark provoca Carrefisher rubandoloe la pappa e lei risponde con pervicace violenza. Fortunatamente oggi Aryastark pesa due chili e mezzo.
Tutt’altra storia con La Trupy che all’epoca dell’entrata in famiglia aveva circa due mesi. Quando ha visto Carriefisher ha cominciato a uggiolare affettuosa dicendo “meoooowr ma tu quindi sei la mia nuova mamma, meoooowr come sono felice di vederti, meoooowr come sei grande e bella” e in una frazione di secondo Carriefisher l’ha abbracciata e ha cominciato a leccarla facendo le fusa.
Da lì tutto in discesa.
Per fortuna invece Aryastark e La Trupy si adorano.
COSA HO VISTO E VORREI VEDERE
Qualche mese fa ho letto L’arte della guerra di Sun Tzu. Gira voce che se non lo leggi non farai mai carriera e non diventerai mai un bravo manager. Ho trovato questo libro di una noia mortale e l’unica nozione che me ne è rimasta è che non bisogna mai attaccare chi sta più in alto di te, non in senso metaforico ma proprio fisico.
In effetti questo consiglio trova la sua applicazione in News of the world, quando il Capitano, stando più in alto tra le rocce, fa fuori da solo il nutrito gruppo di cattivacci che inseguono lui e Johanna per rapirla.
Il film, che potete vedere su Netflix e che è stato accusato di banalità, a me invece è piaciuto molto. Il west della gente qualunque è un tema affascinante, raccontare gli indiani non come cattivi ma come poveracci spossessati di tutto è giusto, Tom Hanks dove lo metti lo metti ed è sempre un attore meraviglioso, insomma, secondo me vale la pena.
La cosa più bella del film comunque è il personaggio di Johanna interpretata da Helena Zengel, baby attrice tedesca assai dotata che, giustamente è stata candidata ai Goden Globes per la categoria Best Performance by an Actress in a Supporting Role in a Motion Picture.
Io sarei per fare un prequel e poi un sequel su Johanna, vorrei sapere come è stata la sua vita di prima da bambina bianca rapita dai kiowa e quella di dopo con il Capitano come sua figlia adottiva in giro per il selvaggio west a raccontare le notizie del mondo. Si potrebbero intitolare News of Johanna 1 & 2.
A volte basta chiedere, come avevo fatto qui la settimana scorsa: Shtisel 3 arriva su Netflix il 25 marzo. Speriamo anche in Italia. E se non arriva mi vedrò Sky Rojo e che c’entra Shtisel con Sky Rojo? Niente a parte la S come lettera iniziale, ma si sa che sono una ragazza dai gusti eclettici. Si preannuncia come roba fortissima, l’hanno scritta gli autori di La casa de papel che io non ho visto. Sì sono l’unica al mondo, ho visto due episodi e poi mi sono scocciata, eh lo so sono strana, forse la riprenderò adesso che mi sono messa in mente di imparare lo spagnolo. Intanto vedo Sky Rojo que me gusta mas.
Sempre per la serie Marta impara lo spagnolo sto vedendo Valeria (Netflix). Siamo a Madrid, quattro amiche, una è una scrittrice che non riesce a sfondare, una scopa tantissimo e non si fidanza mai, una cerca il grande amore, una pensa troppo. A quanto pare ancora siamo al modello Sex & the City (che funziona sempre e, personalmente, non ci trovo niente di male in questo modello) questa volta corretto da fiumi di cerveza, scenografie e costumi multicolori e un bonissimo architetto interpretato da Maxi Iglesias. La serie è carina e si lascia vedere, peraltro si imparano un sacco di utilissimi termini gergali, ottima cosa per me.
Ricordatevi che domani, ovvero martedì 9 marzo, su TV8 alle 21.30 c’è lo speciale di Oprah con Meghan e Harry. Io tifo per Her Majesty The Queen.
Per chi non avesse capito cose intendevo con “saltare lo squalo”, modo di dire che ho usato la scorsa settimana riferendomi a I care a lot. Qui trovate la spiegazione https://it.wikipedia.org/wiki/Saltare_lo_squalo.
SANREMO
Su Sanremo mi limito a dire che ci sono cose che non ho capito tipo i guanti di Laura Pausini e Gio Evan, sia nella versione pantalone corto che lungo.
Per quanto riguarda la diatriba direttore/direttrice d’orchestra scatenata dalle affermazioni di Beatrice Venezi sul suo volere essere chiamata al maschile, io un’idea di come si debba parlare la ho ed è quella di Vocabolaria – Dire la differenza. Se vi interessa la trovate qui.
COSA HO LETTO
Se in questo periodo doveste sentire la mancanza degli esseri umani, vi consiglio di leggere Guida portatile alla psicopatologia di Costanza Jesurum libro apparentemente cazzeggiante ma in realtà serissimo e scientificamente fondato che vi aiuterà a capire meglio, forse a gestire e – all’occorrenza evitare – gli altri. Costanza Jesurum è una psicoanalista e ha anche un fichissimo blog che vi consiglio di andare a leggere.
Tra le tante gioie del mio tempo ritrovato c’è sicuramente la possibilità di leggere tante cose. Tra queste mi sento di consigliare Quoziente Humano, ci scrivono diverse persone che conosco e vuole “raccontare fatti, persone e visioni, testimonianza di un impatto positivo sulla società”. Se volete vi potete anche iscrivere alla loro newsletter.
COSA HO MANGIATO, MANGERO’ E MANGEREI
Ho comprato uno stendino per pasta fatta in casa, è un oggetto bellissimo che so che mi renderà molto felice.
Marito invece ha comprato la prima colomba dell’anno.
Io sono pazza della colomba, non ammetto versioni eterodosse sia quelle senza qualcosa che quelle con qualcosa in più, l’unica concessione è per l’olio EVO al posto del burro perché come tutti i gli umani adulti che hanno smesso di bere latte verso i dieci anni di età non ho grosse capacità di digerirlo, stessa cosa per i suoi derivati.
Adoro la colomba e tutti i dolci d’occasione, in questo momento fremo per i bignè di san Giuseppe e per le zeppole.
A volte penso che sarebbe molto bello avere tutti i dolci d’occasione a disposizione tutto l’anno poi penso che l’attesa della pastiera è essa stessa la pastiera e quindi forse anche no.
Ultima nota da foodie, ripensando alla questione dei mandarini che stanno per finire affrontata la settimana scorsa vi invito a riflettere sulla perfezione tecnica degli agrumi se considerati come imballaggio dei loro semi.
Vado a provare lo stendipasta, alla prossima.