CUGINE FELINE
Di fioriture, lesbodrama e libri con copertine belle, senza dimenticare di fare sempre i conti
In questo periodo Nipotina (adorata) sta spesso da noi e le ragatte stanno facendo amicizia con la loro cuginetta umana.
SETTEMBRE
Settembre mi piaci, mi piace la tua luce, mi piace la temperatura che scende, l’unica cosa che non va bene è che la frutta estiva che comincia a sparire o fare schifo. E ancora non sono pronta ad accettare le mele, che pure adoro.
Pare che a settembre bisognerebbe mangiare melograni e pere, proviamo, ho anche un alberello di mini-melograni in terrazza.
E’ fiorita la Hoya detta anche Pianta dai fiori di cera, pianta buffa che veramente pare abbia i fiori di cera.
DECRESCITA FELICE
Nell’ultimo anno sono passata dal posto fisso alla partita IVA, cosa che mi rende molto felice da certi punti di vista ma molto incerta da altri.
L’incertezza è soprattutto economica, quindi da manibucatista militante sono passata a kakebista ossessiva.
Ovvero ho cominciato a tenere traccia di tutte, ma davvero tutte, le mie spese tramite un kakebo. Il kakebo è un “libro dei conti casa” una roba giapponese, una specie di mariekonderia dei soldi, trovate qui spiegazioni più dettagliate.
A me è servito parecchio, soprattutto per realizzare quanto fossi completamente dissennata finanziariamente parlando e per capire cosa è realmente necessario per vivere, felicemente, anche senza usare 4 prodotti diversi per la pulizia del viso.
Di kakebi ne trovate di già fatti a pagamento o gratuti.
Io me lo sono fatto da sola con Excel, se non sapete usare Excel ecco qui una sfilza di tutorial.
LINGUE
Sono sempre stata un po’ fissata con le lingue, l’idea di potersi esprimere in più idiomi ha cominciato ad affascinarmi sin da piccola, forse perché a casa di mia nonna paterna sentivo parlare tedesco e mia madre mi raccontava che sua madre, pur essendo italo-greca, con sua madre parlava in francese.
Ho cominciato a studiare francesce a 5 anni, mi sono laureata in turco e ho fatto ben tre esami di glottologia, ho lavorato per 20 anni in inglese e adesso mi sono messa studiare spagnolo.
Per questo un articolo come questo di Wired, in cui si parla dell’uso di Twitch per salvare le lingue rischio di estinzione mi fa impazzire.
FANTAUPAS
E se il colpevole fosse il portiere? E se poi a difenderlo fosse Alberto Palladini?
Svegliate Susanna, daje!
VEDO, LEGGO, ASCOLTO COSE
Ieri sera ho visto Da grande, lo sbarco di Alessandro Cattelan sulla Rai. Lui bravo, bravissimo, come lui nessuno mai, ma praticamente è EPCC condotto in piedi al ralenty.
E che ti aspettavi? E’ pur sempre Rai1. Non lo so cosa mi aspettavo ma non so se lo guarderò ancora.
Ho finito la prima stagione di Feel Good (Netflix), la sto vedendo con Nipotina (adorata), che mi ha spiegato che si tratta di un lesbodrama, e io che pensavo fosse un dramedy o una comedy dal retrogusto amaro, vedi un po’ quante cose si imparano a frequentare gli adolescenti. Ma ha ancora senso parlare di generi?
Comunque, nel cast oltre a una deliziosa Mae Martin (autrice e interprete della vita sua medesima) c’è l’adorata Lisa Kudrow nei panni di una madre meravigliosamente orrenda e anaffettiva.
Ho anche cominciato a vedere Ted Lasso (AppleTV) - serie che stanotte si è portata a casa un discreto pacchetto di Emmy - che avevo sottovalutato ma che è assai carina e ben scritta. Un’ottima occasione peraltro per fare esercizio di ascolto di accenti e registri di inglese britannico e statunitense.
Un po’ come in The Producers, per una serie di ragioni che non sto qui a spoilerare, l’obiettivo dell’ingaggio di Lasso come allenatore di una squadra di Premier League è far fallire suddetta squadra.
Se non avete visto The producers fatelo perché il livello di imperdibile fenomenale follia della storia è questo:
A proposito di classiconi sta per tornare West Side Story nella versione di Spielberg, parrebbe roba forte.
Ma passiamo alle narrazioni in forma di libro.
Ho comprato Brutta di Giulia Blasi ma devo ancora cominciare a leggerlo.
Comincia così: “Questa è la storia del mio corpo così come la ricordo e me l’hanno raccontata”.
Direi che promette bene e, lo devo dire, la copertina ha dei colori stupendi.
Sto audioleggendo Yoga di Emmanuel Carrère (Storytel), se lo volete di carta eccolo qui pubblicato da Adelphi. Sostanzialmente parla dei fatti suoi, come faccio io qui, solo che lui è famoso e lo pagano per scrivere.
Ottima audiolettura per passeggiate nei parchi in queste meravigliose mattina fresche di settembre a passo non eccessivamente veloce e per rendersi conto che nella vita bisogna anche saper rallentare i ritmi di tutto.
anche la copertna di Yoga è bella.
ACCENTI
Belli gli audiolibri, belli i podcast, purtoppo spesso, mi tocca ascoltare parole o nomi, anche italiani, pronunciati a cazzo di cane: tra i più recenti WTF che mi è toccato sentire, SimonE (con la è alla fine come fosse un nome maschile italiano) de Beauvoir, un caustìco (con l’accento sulla i) e un esaùsto (con l’acento sulla u).
Vale sempre il detto “se non le sai le cose salle” e l’Internet è pieno di risorse tipo questa.
A proposito di pronuncia sbagliata e di cose audio, sto meditando se abbonarmi a Il Post, se lo faccio è soprattutto per non dover rinunciare all’ascolto di Morning, l’ottimo podcast di Francesco Costa che dal 18 ottobre sarà disponibile solo per gli abbonati.
Quando Costa si rende conto di avere sbagliato una pronuncia o la cosa gli viene segnalata, il giorno dopo si scusa ammettendo l’errore. Bravo Costa!
Venerdì comincia FeST, e io sarò lì, di nuovo a Milano dopo quasi due anni, mi venite a trovare?